Green Design: un gesto d’amore per il nostro pianeta
Perchè pensare eco-green e che cosa significa? Progettare e disegnare oggetti o costruzioni, rispettando i canoni di eco-sostenibilità, non si riduce a tenere conto dell’impatto ambientale che il prodotto avrà al termine del suo uso, ma considerare tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.
Questa prospettiva di economia circolare deve basarsi su precise analisi, al fine di evitare qualsiasi forma di spreco o di impatto nocivo sull’ambiente, rivolgendo lo sguardo al consumo energetico e all’uso di materiali di riciclo che siano a loro volta riciclabili.
Tra i materiali più utilizzati in questo settore troviamo il PET bio-based: un poliestere termoplastico parzialmente prodotto a partire da biomassa rinnovabile, e che tra qualche anno sarà bio-based al 100%. Ma anche legno (naturale o tinto con vernici atossiche a base d’acqua), bambù, ferro, vetro, sughero, carta e cartone, come quello utilizzato per la realizzazione della Wiggle Side Chair di Vitra. Disegnata da Frank Gehry negli anni ‘70, rappresenta un’icona dal volto ecosostenibile.
[1] Dettaglio e [2] immagine ambientata dell’iconica Wiggle Chair di Vitra, realizzata con cartone ondulato.
“One day I saw a pile of corrugated cardboard outside of my office – the material which I prefer for building architecture models – and I began to play with it, to glue it together and to cut it into shapes with a hand saw and a pocket knife”. Gehry racconta così la nascita di Wiggle, anticipando di 40 anni un progetto dal volto ecosostenibile nel materiale di produzione.
Tra i nostri brand partner è possibile individuare nuove collezioni e prodotti di design dalle caratteristiche biodegradabili, riciclabili e sempre più ecosostenibili.
Il marchio HAY, per esempio, ha introdotto la collezione About A Eco con l’obiettivo di riproporre le note sedute About A Chair e About A Stool in una versione più sostenibile, concentrandosi sull’utilizzo di materiali ecocompatibili, ma mantenendo l’estetica fondamentale della linea. About A Eco è stata certificata con l’Ecolabel UE, il che significa che il 30% del materiale PP utilizzato viene riciclato, mentre per la produzione viene impiegato il materiale di scarto delle linee classiche, smalti a base d’acqua e legno certificato FSC.
[3] Nell’immagine la linea di sedute About a Eco di HAY.
Tra le novità in ambito eco-design, Vitra presenta la sedia Tip-Ton e la cassetta portaoggetti Toolbox in una versione RE, che prevede il solo utilizzo di polipropilene riciclabile al 100%, mentre Kartell dimostra il suo continuo impegno alla sostenibilità con prodotti eco-friendly che si inseriscono nell’ampio progetto espresso dal manifesto industriale Kartell loves the planet.
A.I. di Philippe Starck è la prima sedia realizzata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, ed è prodotta interamente con tecnopolimero termoplastico riciclato con carica minerale e trattamento soft touch. I Componibili, piccoli mobili contenitori disegnati da Anna Castelli Ferrieri e simbolo di Kartell da oltre cinquant’anni, vengono riproposti con una finitura mat effetto soft touch in una nuova veste BIO! Sono realizzati con un rivoluzionario materiale sostenibile: un biopolimero composto da materie prime derivate da fonti rinnovabili, di provenienza agricola, non OGM, non destinati alla catena alimentare.
[4] Sedia Tip Ton RE e Toolbox RE di Vitra. [5] Componibile BIO e sedia A.I. di Kartell.
Il sughero, materiale naturale riciclabile al 100% derivante dalla decorticazione della corteccia di quercia da sughero, è invece il componente principale della bacheca portaoggetti Story Pinboard di Muuto, nonché materia prima dei tavolini/sgabelli Cork di Vitra.
[6] Bacheca-portaoggetti Story Pinboard di Muuto. [7] Tavolini-sgabelli in sughero della Cork Family di Vitra.
ARCHITETTURA GREEN: IL BOSCO VERTICALE
Anche in ambito architettonico lo sguardo è rivolto alla progettazione di soluzioni e spazi sempre più eco-green, attenti alla scelta dei materiali e volti alla tutela dell’ambiente.
Il Bosco Verticale è l’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi. L’architetto Stefano Boeri descrive il suo progetto, la famosa costruzione sita ai margini del quartiere Isola di Milano, come “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”.
Simbolo di una Milano in evoluzione, le facciate del Bosco Verticale accolgono alberi, arbusti e piante che si densificano in altezza fino a coprire un’area pari a 20.000 mq, dando così vita ad un habitat colonizzato da numerose specie animali, tra cui diversi esemplari di uccelli e farfalle e stabilendo un avamposto di spontanea ripopolazione vegetale e faunistica della città.
[8 e 9] Progetto ambizioso, apprezzato in tutto il mondo e che gode di importanti riconoscimenti per “l’innovativa esplorazione della vitalità del verde su tali altezze“ – il Bosco Verticale è il primo edificio eco green costruito nella città milanese.
L’eco design entra anche nelle nostre case attraverso l’impegno di aziende, designer e ricerca, che si esprimono in questo settore. Queste premesse non possono che coinvolgere anche noi consumatori che, chiamati a fare scelte sempre più consapevoli, abbiamo un ruolo fondamentale.
Un mondo in cui la produzione globale ricalca appieno il pensiero di sostenibilità è ancora un futuro lontano, resta comunque auspicabile che i principi di ecodesign assumano una forza sempre più incisiva. Ecco perché, aderire ai suoi canoni nella nostra quotidianità, diventa un vero gesto d’amore nei confronti del nostro pianeta e delle prossime generazioni!